sartoria

Come lavora una sartoria artigianale

Ci sono settori che, non appena vengono chiamati in causa, sono capaci di raccontare un mondo all’insegna dell’eccellenza, del lavoro quotidiano delle mani, della trasmissione, di generazione in generazione, dei dettagli di una sapienza tecnica unica al mondo. Sotto a questo cappello è possibile includere il mondo della sartoria artigianale.

Anche se la standardizzazione dei capi di abbigliamento fa parte della nostra quotidianità da un po’, le realtà sopra citate continuano a prosperare. La cosa non deve sorprendere in quanto parliamo di un settore che rappresenta un vero e proprio vanto per l’Italia nel mondo. Molto spesso, quando si parla delle sartorie artigianali, non si hanno le idee molto chiare in merito al lavoro di queste botteghe.

Se ti stai facendo domande in merito, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare la risposta.

Incontro iniziale con il cliente

Quando si parla del lavoro quotidiano delle sartorie artigianali, è necessario partire dall’incontro iniziale con il cliente, che espone le idee che ha in merito al capo. In questa fase, il sarto ricopre un ruolo affine a quello di un consulente. Come mai? Perché interpreta le esigenze e i desideri sopra citati, consigliando le soluzioni migliori da adottare per quanto riguarda aspetti come la scelta dei tessuti, le finiture, la forma e la profondità dell’eventuale scollo.

Presa delle misure

Dopo l’incontro preliminare, arriva il momento, per il sarto, di prendere le misure. Cosa prevede questo step? Vediamo il caso della creazione di una giacca artigianale. Il primo passo, in questo frangente, prevede il fatto di posizionare il metro dove la spalla si unisce al braccio, misurando fino alla spalla opposta e fermandosi nel medesimo punto della stessa.

Attenzione: nel momento in cui si prendono le misure, è importantissimo avere la certezza che il metro copra il profilo della schiena e che sia posizionato al di sotto del colletto.

Archiviata questa prima parte, si inizia a misurare la lunghezza della giacca, la vita del cliente – essenziale è che il metro risulti allineato sulla schiena – il torace e la lunghezza della manica.

Disegno del modello

Quando si hanno in mano tutti i dettagli relativi ai tessuti, alle finiture e alle misure, si può procedere con il disegno del modello del futuro capo di abbigliamento. In questa fase, i sarti utilizzano il gesso, disegnando direttamente sul tessuto scelto per la creazione.

Entrando nel vivo di questo aspetto, è doveroso fare presente che il passaggio sopra descritto, ossia il disegno diretto sul tessuto, è una strada adatta a chi ha un’importante esperienza alle spalle nel campo della sartoria. L’alternativa è il ricorso al cartamodello, ossia il disegno dell’abito su carta.

Taglio

A questo punto, arriva il momento di prendere in mano le forbici e di iniziare la fase di taglio del capo.

Confezione

Proseguendo con l’elenco degli step che caratterizzano il lavoro dei sarti artigianali, si arriva al momento della confezione. In cosa consiste di preciso? Nella cucitura delle varie parti di tessuto che compongono il capo artigianale. Nelle botteghe che portano avanti la sapienza artigianale che rende grande il nostro Paese nel mondo, si procede quasi sempre con la cucitura a mano. Il motivo di questa scelta? Soprattutto la volontà di preservare l’integrità di tessuti particolarmente delicati o caratterizzati dalla presenza di decorazioni fragili.

Prove

Sì, si utilizza il plurale: la prova di un capo creato presso una sartoria artigianale prevede infatti step diversi. Il primo vede il cliente indossare l’abito con l’imbastitura provvisoria. Successivamente, si definiscono dettagli come il montaggio delle eventuali tasche in caso di giacca o pantaloni.

La prima prova è essenziale anche per capire come cade l’abito e per capire se è necessario accorciarlo o allungarlo. Definite le eventuali modifiche, arriva la seconda prova e, in conclusione, la consegna.