Come la pandemia ha influenzato il settore del noleggio auto

La pandemia da Covid19, ha cambiato e influenzato il mondo intero.

Le abitudini degli italiani e non solo, sono cambiate, così come sono variati tutti gli altri fattori, incluso il settore del noleggio auto.

Il cambiamento che ha coinvolto il noleggio, è stato però, positivo. Si è verificato infatti, un incremento notevole di richieste, totalizzando addirittura un +131%. Numeri che pre-pandemia, non si avvicinavano neanche a quello che è stato il trend registrato post coronavirus.

Blog come quello di Finrent sono sicuramente dei punti di riferimento del settore, che ti consigliamo di tenere sempre monitorati per rimanere aggiornato sulle ultime novità.

Le tendenze dopo il Covid-19: il NLT sempre più ambito

A studiare le tendenze e i cambiamenti avvenuti dopo la pandemia da Covid-19, è stata Aniasa (l’Associazione Nazionale dell’Industria dell’Autonoleggio). I dati sono palesi: alla fine del 2019, le flotte di veicoli richiesti per un noleggio a lungo termine, erano già a +13%, totalizzando 912 mila vetture consegnate ai richiedenti.

A parte il forte trend di richieste per ottenere la flotta di veicoli in locazione, anche i richiedenti abbiamo appurato che sono cambiati. Gli interessati infatti, oltre alle aziende ai liberi professionisti, sono anche i privati, che hanno registrato un ottimo +25%.

Dietro a questo trend c’è probabilmente una spiegazione logica molto più profonda rispetto ad un semplice “cambio di interessi”. La pandemia, nonostante abbia apportato delle difficoltà psicologiche, ha fatto aprire la mente a molti italiani.

C’è chi ha sofferto di depressione, chi riporta conseguenze psicofisiche a lungo termine, ma anche chi ha compreso che probabilmente, nella vita vanno messe in considerazione troppe variabili.

Sicuramente non è detto che ogni anno ci sia una pandemia, anzi, è un evento – per fortuna – più unico che raro, ma è stata un’esperienza da cui abbiamo potuto trarre molto, anche come movimentare la liquidità che ci resta nel patrimonio.

Boom di noleggio a lungo termine dopo il Covid-19: cos’è successo?

A parte la convenienza del noleggio a lungo termine che comporta – per alcuni – un risparmio economico importante, come dicevamo le spiegazioni psicologiche che motivano questo andamento, sono molto più profonde di quel che immaginiamo.

Innanzitutto, chi possiede un’auto di proprietà, è bene sottolineare – soprattutto con un finanziamento – che è a tutti gli effetti un debito. Un fenomeno che potrebbe sembrare scontato, ma evidentemente non lo è per tutti, dato che moltissimi italiani si indebitano proprio a causa dei prestiti.

La differenza sostanziale è questa: chi possiede un proprio mezzo, deve mettere in considerazione diverse variabili, tra cui i possibili imprevisti (danni per furto, atti vandalici o manutenzioni improvvise). Quindi oltre alla rata mensile per estinguere il debito, è possibile pagare molto di più per spiacevoli sorprese e costi legati alla gestione (copertura RCA e manutenzione).

Con il noleggio a lungo termine è molto diverso, perché se è pur vero che c’è un canone mensile da sostenere, non solo si conosce il costo totale (e senza sorprese), del NLT, ma anche tutti gli altri servizi sono già inclusi nella rata mensile.

Ed è proprio per questo motivo che una rata del NLT definisce il canone di questa soluzione, come “all inclusive”. Nella rata mensile del noleggio a lungo termine, si include di fatto:

  1. Copertura RCA;
  2. Manutenzione (ordinaria e straordinaria);
  3. Soccorso stradale;
  4. Messa in strada;
  5. Numero di KM specifici e annuali.

A parte questi servizi, quello che resta da pagare al conduttore è limitato al bollo auto e al rifornimento di carburante del mezzo locato.

Costi che comunque sono prevedibili e considerabili in un proprio budget mensile. Questo permette una maggior pianificazione e una tranquillità psicologica senza eguali.

Il noleggio a lungo termine come tranquillità psicologica

Il Covid-19 è stato stressante sono ogni profilo psicologico. Dai problemi sanitari a quelli sociali, dai conflitti socio politici a quelli lavorativi, ma ciò che ha reso il fenomeno scatenante e maggiormente preoccupante, è legato all’imprevedibilità della vita.

L’acquisto di un veicolo – per assurdo – è un debito a lungo termine, il cui vincolo (post pandemia da coronavirus), spaventa a livello psicologico.

Sicuramente ha un impatto maggiore nella mente dei lavoratori precari, che non possono far affidamento ad uno stipendio sicuro.

Ma anche il mondo del lavoro e conseguenzialmente delle scelte annesse, ha subito dei cambiamenti. Non avere il pensiero di possedere un’auto, e preferire piuttosto una locazione per un periodo specifico, o addirittura ricorrere al car sharing, sembrerebbe rasserenare molto di più.

D’altronde con i noleggi non c’è la paura di affrontare i pagamenti in scadenza, di dover fronteggiare a delle spese impreviste, ed esser certi di poter pagare soltanto quello che si può. Un altro fattore che ha scatenato un incremento di richiesta NLT, è stato la possibilità di evitare l’immobilizzazione di capitale.

Noleggiando un mezzo a lungo termine infatti, è possibile farlo pur non avendo un soldo in tasca. Le società locatrici ti danno la possibilità di scegliere la soluzione “senza anticipo”, cosicché tu non debba anticipare soldi.

Tutto ciò, spiegherebbe come la pandemia ha influenzato il settore del noleggio auto e ha invogliato sempre più privati ed aziende, ad affidarsi e provare i car sharing.