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Sicurezza degli ascensori: ecco la normativa da seguire

In ambito condominiale in modo particolare, è abbastanza facile intuire come ci siano diverse regole da seguire in merito alla manutenzione di un impianto fondamentale, ovvero l’ascensore. Si tratta di un sistema che viene usato con cadenza quotidiana da tutte le persone che abitano all’interno del palazzo e, di conseguenza, serve prestare la massima attenzione alla sua manutenzione.

Bisogna mettere in evidenza come la responsabilità in tal senso è tutta sulle spalle dell’amministratore di condominio, che ha il compito di provvedere alla pianificazione di tutte le varie attività legate alla manutenzione, compresa la scelta della ditta a cui affidare questo tipo di operazioni.

Per poter utilizzare l’ascensore sempre in sicurezza, è decisamente importante che l’impianto venga sempre curato nel migliore dei modi in termini di manutenzione periodica. Ed è chiaro che servirà prestare attenzione alla ditta a cui si affida questo tipo di lavoro, optando solo per chi ha una grande esperienza anche in termini di ricambi ascensori.

La normativa da seguire

L’ascensore, come si può facilmente intuire, è uno di quei sistemi di cui è impossibile fare a meno in qualsiasi condominio. Si tratta di un supporto fondamentale per superare le barriere architettoniche, ovviamente anche all’interno degli edifici pubblici.

Per fare in modo che gli utenti possano sfruttare l’ascensore in totale affidabilità, l’impianto deve essere oggetto di attività di manutenzione periodica. Dal punto di vista normativo, si deve fare riferimento al Dpr numero 162 del 1999, che è stato emanato con l’intento di recepire le novità previste dalla Direttiva 95/16/CE.

Scendendo un po’ più nello specifico, è importante tenere in considerazione l’articolo 15 del testo di legge. Questo passaggio normativo, infatti, prevede che chi ha in proprietà un simile impianto, detiene anche l’obbligo di far svolgere l’attività di manutenzione solo ed esclusivamente a del personale dotato di apposita certificazione o qualifica. Nel caso in cui tale obbligo non dovesse essere rispettato, ecco che l’ascensore non può essere conservato in esercizio.

A partire dal mese di gennaio di dieci anni fa, però, sono state introdotte nuove regole per quanto riguarda la sicurezza degli ascensori. Una novità legislativa che è legata all’approvazione dell’emendamento A3 recependo quanto previsto dalle norme armonizzate UNI EN 81-1&2. Al giorno d’oggi, di conseguenza, la conformità di un ascensore si può raggiungere solo ed esclusivamente rispetto tutto ciò che è previsto all’interno dell’emendamento A3.

Le varie attività di manutenzione

Per fare in modo che un simile impianto possa funzionare sempre in maniera impeccabile nonostante l’usura e il passare del tempo, ci sono alcune regole che è sempre meglio seguire con la massima solerzia e attenzione.

All’interno delle strutture condominiale, colui che detiene la responsabilità della sicurezza degli ascensori dovrà occuparsi di organizzare anche le verifiche periodiche. Si tratta, ovviamente, di attività che dovranno essere gestite da parte dell’amministratore di condominio. Invece, le varie attività che si possono ricomprendere nella manutenzione ordinaria devono essere affidate solamente a un’azienda specializzata, da effettuare una volta ogni sei mesi.

Di conseguenza, con una frequenza biennale, l’ascensore deve essere necessariamente sottoposto a un controllo approfondito che viene svolto da parte dell’ASL, che ha preso il posto dell’ENPI nello svolgimento di tale lavoro, oppure da parte di una società dotata di apposita certificazione e abilitazione.

Tutti questi controlli che vengono effettuati con cadenza periodica devono sempre e comunque essere segnati all’interno del libretto d’impianto. Altrimenti, devono essere indicate all’interno di specifiche certificazioni. Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, i documenti che si riferiscono alla manutenzione dell’ascensore vadano persi, bisogna sempre tenere a mente alcuni aspetti, come ad esempio verificare i bilanci annuali, in maniera tale da cercare se sono presenti le voci di spesa che si riferiscono alle attività di manutenzione periodica.