Riqualificazione energetica

Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: linee guida

Prima di entrare nel merito dell’argomento è opportuno chiarire cosa s’intende per riqualificazione energetica del patrimonio edilizio.
Con questa espressione si intendono tutti gli interventi sull’involucro edilizio e sulla componente impiantistica che riducano il fabbisogno energetico.

Dunque si tratta principalmente di eseguire due tipi di intervento:

  • Sulla componente edilizia
  • Sulla componente impiantistica

Intervenendo con l’applicazione di una tecniche di energia rinnovabile, inoltre, è possibile migliorare ulteriormente le prestazioni energetiche dell’immobile.

Ma qual’è lo scopo?

Le finalità di questi interventi di riqualificazione sull’involucro dell’immobile sono mirati principalmente al contenimento delle dispersioni energetiche e quindi,  di solito, tendono all’isolamento termico delle pareti perimetrali, dei tetti e dei solai.

Gli interventi sugli impianti, invece, hanno come finalità quella di migliorare i sistemi di produzione termica operando anche, in modo indiretto, sulla drastica riduzione del fabbisogno energetico, sui costi e sull’emissione nell’ambiente di sostanze nocive.

I vantaggi di questi interventi potrebbero essere così riassunti:

  • Aumento del comfort abitativo in estate come in inverno;
  • Evitare la formazione di muffe e condense;
  • Aumento del valore patrimoniale dell’immobile sul mercato;
  •  Agevolazioni e particolari forme di finanziamento pluriennale (max 10 anni) a sostegno di questo investimento

Quali sono gli interventi più utili da effettuare?

Tra gli interventi di isolamento sull’involucro dell’immobile è possibile individuarne alcuni di massima resa.

In particolare l’isolamento della copertura con isolante sotto-tegola prevede l’isolamento del tetto mediante l’inserimento di un isolante posto sotto le tegole. Nonostante sia un intervento da effettuare ogni volta che si tiene la manutenzione del tetto, è particolarmente indicato nei casi di sottotetti riscaldati e abitati
Risulta inoltre un intervento conveniente, con un costo relativamente basso (praticamente solo quello
dell’isolante e della sua posa) se lo si guarda nell’ottica dell’ordinaria manutenzione del tetto.

Allo stesso modo è possibile isolare il pavimento. L’intervento consiste nell’applicare uno strato di materiale isolante nel lato esterno del solaio. Il materiale può essere calpestabile o meno, a seconda delle esigenze d’uso.
Anche in questo caso l’ applicazione di un isolante a pavimento produce vantaggi in termini di riduzione delle dispersioni termiche e i benefici ambientali dipendono dalla scelta dei materiali, dalla loro riciclabilità e dal sistema di applicazione.

Altri tipi di intervento mirati all’aumento del comfort abitativo e alla riduzione dei costi possono essere la sostituzione del vecchio generatore di calore con uno o più generatori ad alte prestazioni, l’isolamento delle pareti con “cappotto termico“, la realizzazione di un sistema di oscuramento esterno con vegetazione se sono presenti ambienti esterni, l’isolamento delle reti di distribuzione di riscaldamento, l’installazione di sistemi di controllo per la regolazione della temperatura negli ambienti e un sistema di misura dell’energia erogata.